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Banner pubblicitari e cookies, da oggi anche sulla tua tv

Tra tutti i dispositivi elettronici a nostra disposizione, la TV sembrava essere l’ultima spiaggia, l’unico dispositivo ancora non in grado di spiare ogni nostro movimento. Purtroppo non è così.

Complici lo sviluppo di servizi streaming e l’avvento di una nuova concezione di internet più pervasiva, le TV hanno acquisito una nuova definizione da dieci anni a questa parte. Dapprima le Smart TV con fotocamera integrata permettevano di giocare e navigare sui social, ora questi dispositivi sono diventati degli strumenti sofisticati paragonabili a computer (di basse prestazioni).

Dato tutto questo potenziale, non ci resta altro che accogliere una nuova era della pubblicità in TV: una vera e propria commistione tra analogico e digitale.

Non solo TV

Non sono solo le Smart TV ad aver fatto il salto digitale: sul mercato sono presenti anche apparecchi come stick HDMI e set-top box realizzati da Samsung, LG, Roku e Amazon. Anche questi dispositivi trasmettono dati relativi a geolocalizzazione e indirizzi IP a realtà come Netflix e altre aziende operanti nel mercato dell’advertising.
Assemblando informazioni da milioni di utenti, il gigante di Amazon può potenzialmente ottenere un quadro abbastanza chiaro delle abitudini dei proprietari di smart TV e dispositivi domestici “intelligenti”.

Nel caso di Netflix invece le informazioni vengono trasmesse anche se l’utente non è abbonato alla piattaforma. Dalla stessa ricerca apprendiamo anche che altoparlanti e fotocamere intelligenti inviano informazioni diverse ai server di aziende note come Microsoft o Spotify.

Quindi siamo circondati? Tieni presente che questa pratica non è necessariamente una violazione della privacy: potrebbe anche essere necessaria per la corretta fornitura dei servizi multimediali che stai utilizzando, come lo streaming.

Samsung: il TV spione

Da diversi anni circola su Internet una voce inquietante: “I televisori Samsung ci stanno spiando. O meglio, ci ascoltano “. La voce è stata alimentata da una nota della stessa Samsung – scritta in gergo legale – che pubblica la sua intera privacy policy sul proprio sito web dedicato alle smart TV.

In particolare, nel paragrafo dove si parla della funzionalità di riconoscimento vocale di cui sono dotati gli apparecchi si legge “Siete pregati di tenere presente che se le vostre parole pronunciate [verso il telecomando n.d.r.] includono informazioni personali o altre informazioni sensibili, tali informazioni faranno parte dei dati catturati e trasmessi [dall’apparecchio] a terzi tramite il vostro uso del Riconoscimento Vocale“.

Bisogna fare un po’ di chiarezza: mentre impartiamo i comandi alla TV schiacciando il tasto dei comandi vocali – parliamo anche di altro, tutto ciò che diciamo viene captato dall’apparecchio e inviato verso i server di Samsung. Queste parole, frasi eccetera non vengono interpretate come comandi, ma vengono comunque analizzate.

Che buoni questi biscotti!

Le pubblicità mirate, o “su misura” sono uno strumento potente nelle mani di internet. E, sempre in modo più preponderante, sono in arrivo sulle nostre TV: preparatevi a ricevere messaggi pubblicitari confezionati ad hoc anche mentre state guardando la vostra serie tv preferita o il telegiornale.
Le cosiddette “addressable tv”, installate in Europa sono già 50 milioni e a partire da questo dato nasce la riflessione di Nicola Bernardi, Presidente Federprivacy, la principale associazione italiana dei professionisti della protezione dei dati. L’esperto sottolinea come questo nuovo settore apra “criticità su vari fronti riguardanti i diritti fondamentali dell’individuo, con potenziali rischi di discriminazione e condizionamento delle opinioni personali, e non per ultimo sul rispetto della normativa sulla privacy.”

In un certo senso la pubblicità mirata può aiutare le aziende a raggiungere più facilmente i propri obiettivi di targeting, ottimizzando i costi. Questo si potrebbe tradurre di conseguenza con una riduzione degli spazi pubblicitari. La prospettiva è che entro il 2022 un terzo della pubblicità totale nelle trasmissioni audiovisive sarà profilata sull’utente. Questo tipo di messaggi pubblicitari è stato regolamentato recentemente dal GDPR: l’utente deve essere informato preventivamente della profilazione in atto ed esprimere esplicitamente il suo consenso, che può essere revocabile.

Esempio di Informativa cookies in TV (Fonte: Medium.com)

Come già noi di Profilamy vi abbiamo detto: leggete (o almeno, cercate di capire!) prima di chiudere i popup che vi appaiono magicamente sulla vostra tv: la prima arma di difesa siamo noi!


Fonti:

Il Fatto Quotidiano, 7 novembre 2018, Sulle smart tv arrivano gli spot pubblicitari personalizzati. Ecco come difendersi

Analisi dei rischi informatici, 24 settembre 2019, Come impedire alla tua smart TV di spiarti. Cos’é l’ACR e come lo si spegne?

Federprivacy, 6 novembre 2018, Attenzione alla pubblicità “su misura” perché ora le smart tv conoscono i vostri gusti

Medium, 14 maggio 2018, Cookie, ADS a comparsa, canali TV che ti profilano: dove stiamo andando a finire?

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