Condividi su:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp

TikTok: multa da 92 milioni di dollari per la piattaforma social

Termina con il pagamento di una multa da 92 milioni di dollari il contenzioso che vede coinvolta TikTok, la piattaforma social che sta spopolando tra i giovanissimi.

ByteDance, la società proprietaria di TikTok, è stata la protagonista di una class action che ha raggruppato 21 diverse controversie giudiziarie. Questa class action porta alla luce accuse di violazione della privacy dei propri utenti social.

La denuncia

Dalle indagini a seguito della denuncia è emerso che TikTok ha violato la legge sulla privacy che tutela i dati biometrici. In particolare, la piattaforma social è stata accusata di aver scansionato i volti degli utenti, anche minorenni. Questi dati venivano memorizzati senza consenso e salvati in server e database della società ByteDance.

Secondo i querelanti, infatti, TikTok si sarebbe impossessato di dati altamente sensibili degli utenti, che includono dati biometrici per riconoscerne età, etnia, sesso. Non solo, per la piattaforma è stato possibile recuperare dati inerenti al posizionamento GPS, e ricavare dati che potessero suggerire passioni e interessi di ciascun utente. Il fine ultimo di questa raccolta dati illecita sarebbe quello di proporre pubblicità mirate da cui la piattaforma traeva profitto.

La class action contro TikTok

La class action a carico di ByteDacne ha preso piede a dicembre del 2020 a seguito di alcune denunce da parte degli alcuni utenti stessi di TikTok. Questi ultimi sostenevano che i filtri e gli effetti messi a disposizione dall’app che utilizzano la scansione del viso, oltre all’age verification, hanno permesso di raccogliere dati biometrici senza il consenso degli utenti. Questi dati sarebbero addirittura venduti e condivisi con aziende terze affiliate alla società.

La normativa dell’Illinois

In Illinois, nel 2008, è entrato in vigore il Biometric Information Privacy Act. Questo atto ha permesso di intraprendere azioni legali contro le aziende, in questo caso TikTol, che raccolgono i dati dei consumatori senza consenso, utilizzando anche la scansione facciale e la raccolta delle impronte digitali

L’Illinois è al momento l’unico Stato con una legge che consente alle persone di richiedere un risarcimento monetario per la raccolta di dati non autorizzata.

La replica di TikTok

“Sebbene non siamo d’accordo con le affermazioni, piuttosto che affrontare un lungo contenzioso, vorremmo concentrare i nostri sforzi sulla creazione di un’esperienza sicura e gioiosa per la comunità di TikTok”

Questa è stata la replica della società, che in una nota sottolinea che pur non trovandosi d’accordo con le accuse a sé rivolte, ha preferito chiudere definitivamente mesi di battaglie legali e risolvere la questione, per potersi concentrare sullo sviluppo della piattaforma al fine di garantire un’esperienza migliorata ai suoi utenti.

Precedenti denunce a carico di TikTok

Tuttavia, TikTok non è nuova ad questo genere di accuse legate al tema privacy. Infatti, nel dicembre del 2019 ha chiuso un contenzioso dopo esser stato accusato di aver collezionato dati di minori.

Per tale ragione, in Italia, il Garante per la protezione dei dati personali ha subito predisposto il blocco immediato della raccolta di dati per quegli utenti per i quali non vi era alcune indicazione dell’età. Ed inoltre, a partire dal 9 febbraio 2020, ha imposto all’app la verifica dell’effettiva età degli utenti.


Fonti:

FederPrivacy, 27 febbraio 2021, Class action con l’accusa di violazione privacy degli utenti, TikTok paga 92 milioni di dollari

HardwareUpgrade, 26 febbraio 2021, TikTok si dichiara innocente ma paga 92 milioni di dollari per uso improprio di dati personali

L'ARTICOLO TI E' PIACIUTO? SCOPRINE ALTRI

ASCOLTA I NOSTRI PODCAST

Leggi il nostro blog… anche quando non puoi leggerlo! Interviste, riflessioni e spunti a portata di stream.

Anche sui tuoi assistenti vocali.